mission

«Ricavai una lezione fondamentale in fatto di composizione: imparai che la qualità di un racconto non dipende dalla storia in sé ma dal montaggio»

Brodskij, Fondamenta degli incurabili

Fondamenta nasce con l’intento di riconnettere l’arte con la storia, la letteratura, la poesia, la musica, il teatro, il cinema, ma anche con i temi contemporanei più scottanti che riguardano i diritti, le grandi questioni sociali del nostro tempo, le nuove tecnologie, la scienza.

Promuovere un modello di “lettura” della realtà interconnesso, empatico e multimediale coinciderà idealmente con la riscoperta dello straordinario patrimonio artistico e paesaggistico italiano, ricordando e mappando le storie dei territori attraverso forme di valorizzazione sempre rispettose e creative, con mezzi espressivi originali e non effimeri.

Più che mai in un paese come il nostro la storia dell’arte e delle immagini detiene un ruolo chiave nell’interpretazione dei fenomeni e delle urgenze contemporanee. Il mondo odierno, sembra ormai muoversi “per immagini”, capaci in qualche modo di riassumere tutte le sfide del presente.

Essere in grado di comprenderle, decifrarle e soprattutto comunicarle a un pubblico trasversale mediante il dialogo tra le arti e i linguaggi, nonché attraverso occasioni di festa, confronto e dibattito offerte alla collettività, è la strada maestra per accedere a una rappresentazione del reale al passo con le sfide del futuro.

«Fondamenta è… una struttura aperta, una stazione orbitante alla quale ci si può agganciare secondo necessità, accogliendo altre forme espressive e di ricerca, teatro, musica, arti figurative, qualcosa che appartiene a tutti, che si farà nel farla, e funzionerà quanto più saprà modificarsi»

Daniele Del Giudice

Cosa farà Fondamenta?

  • insieme a partner di qualità, organizzerà rassegne e festival culturali per le Istituzioni e per gli Enti locali;
  • supporterà le Istituzioni culturali pubbliche e private nella valorizzazione e nella co- progettazione culturale, anche attraverso la partecipazione a bandi rivolti agli Enti non profit e tramite partenariati pubblico-privati;
  • svilupperà nuovi prodotti e forme di narrazione, anche digitale, per la cultura;
  • progetterà attività di “partecipazione culturale”, nelle città e nei piccoli centri, che reinventino le narrazioni delle piccole e grandi storie affidate alle espressioni e ai linguaggi delle arti presenti sui territori.

Fondamenta sarà anche un luogo di pensiero e progettazione, per l’ideazione di nuove forme di comunicazione culturale, ma anche per la sperimentazione e l’ibridazione delle discipline costituenti il mondo delle “arti”, che, se non si mescolano e non dialogano coi grandi temi della contemporaneità, rischiano di perdere contatto con le comunità e le generazioni più giovani.

origine

Nell’estate del 1999, alle soglie del nuovo millennio, lo scrittore Daniele Del Giudice – protagonista della stagione postmoderna italiana e scoperto col suo esordio Lo stadio di Wimbledon nientemeno che da Italo Calvino – immagina e organizza a Venezia una rassegna seminale e innovativa, il festival “Fondamenta. Venezia Città di Lettori”, che conserva nel titolo un omaggio al libro Fondamenta degli incurabili di Iosif Brodskij.

Articolata in quattro giornate colme di decine di incontri ed eventi disseminati per la città, la rassegna diventa subito un punto di riferimento nel panorama culturale italiano ed europeo, riuscendo in cinque edizioni a coinvolgere personalità da tutto il mondo e tutte le discipline artistiche del calibro di José Saramago, Zygmunt Bauman, Zaha Hadid, Ágota Kristóf, Alberto Arbasino, Andrea Zanzotto, Ian McEwan, Patrizia Cavalli, Serge Latouche, Carlo Rambaldi.

Decisivi i momenti performativi (musica, teatro, reading), pensati “in grande” per donare alla cittadinanza intera un profondo senso di comunità fondata sulla cultura: tra questi, rimangono impressi nella memoria collettiva gli straordinari spettacoli di Lou Reed e Laurie Anderson, Patti Smith, Paolo Conte e Marco Paolini, che radunano in piazza decine di migliaia di spettatori.      

I titoli delle edizioni diventano parole-chiave e totemiche per raccogliere le sfide del Duemila: Futuro Necessario (1999) con uno spin-off successivo chiamato Le fantascienze, Globo Conteso (2000), Corpi (2001), Significati condivisi (2002) e Senza più (2003).

Fondamenta vorrebbe essere una “struttura del fare”, e del fare con gli altri. La nostra è un’idea di arte e letteratura molto aperta, molto molteplice. Non si può fare un passo avanti senza fare un passo indietro; non si può capire il nuovo se non vediamo quanto di continuum, di vecchio, di passato, c’è nel nuovo. Per questo ci sono stringhe, lacci, percorsi. Ciascuno di noi si prenderà quello che vuole, come vuole, quando vuole, creandosi il proprio percorso e scombinando i piani, accogliendo in sé ciò di cui sente il bisogno in quel momento e si farà forse un piccolo abbecedario personale

Queste le parole di Del Giudice per presentare il progetto di allora, che non solo risuonano ancora oggi evocative e potenti, ma che sembrano addirittura tracciare la strada per riabbracciare il valore civile del dibattito delle idee e delle arti per provare a immaginare forme di felicità collettiva.

Vorremmo che quello stesso spirito potesse accompagnare e nutrire la nuova e diversa, nostra, Fondamenta. Per creare occasioni di condivisione culturale aperte e vitali, celebrando i legami più virtuosi e riusciti tra cultura alta e cultura popolare, per tornare a confrontarsi con i principi di convivenza pacifica, inclusività e creatività ai quali è ispirato il meglio, sempre per citare Del Giudice, del nostro “atlante occidentale”.

governance

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Rosanna Cappelli

Consiglio di amministrazione
Rosanna Cappelli, Ernesto Franco, Guido Guerzoni, Anna Paola Negri-Clementi, Enrico Selva Coddè

Direttrice
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